Sono appena stati resi noti i
risultati dello studio volto a definire il
quadro clinico della
sindrome decomaliaca: benchè essa, per sua natura, sfugga alle comuni regole di classificazione patologica, i terapeuti hanno individuato
cinque gruppi di malati a sintomatologia ingravescente:
• DECOMALIACI SENSITIVI
Individui nei quali la sindrome esordisce in maniera subdola e per tale ragione può essere sottovalutata finchè non sopraggiunga un episodio acuto.
La sintomatologia appare sfumata: il soggetto manifesta un aumentato interesse per il vissuto estetico, elabora fantasie in carta colorata, si fa prestare dai conoscenti le riviste di decorazione ed è vittima di episodiche pulsioni di shopping creativo, seppur riuscendo ancora a razionalizzarle in bisogni pratici: caso tipico è l'acquisto di carta igienica a fiorellini o di tovaglioli da decoupage per la tavola domestica.
• DECOMALIACI CONCLAMATI
Costituiscono il 50% dei casi documentati, la sintomatologia si accentua e il paziente fatica a nascondere ai familiari il proprio stato.
Gli episodi di shopping creativo aumentano di frequenza ed intensità ed il soggetto non è più in grado di giustificarli lucidamente.
Vengono acquistate personalmente almeno due riviste mensili di artigianato artistico.
Il paziente diviene consapevole del problema e, quando interrogato, ammette di avere un hobby.
• DECOMALIACI INSICURI-VITTIMISTI
Rappresentano meno del 5% dei casi totali documentati, anche se è frequente la sovrapposizione di tratti della personalità vittimistica con quelli di altre patologie. La forma pura è caratterizzata da insicurezza generalizzata e attacchi di shopping creativo saltuari ma molto coinvolgenti, quasi sempre seguiti da delusium cocens.
Ritenendole inadeguate ai suoi bisogni, il paziente non acquista riviste creative e riesce a trovare momentaneo sollievo solo in manuali altamente specializzati.
Anche su richiesta diretta il paziente nega tenacemente di avere un hobby.
• DECOMALIACI EGOCENTRICI
Rappresentano la situazione opposta alla precedente, con la quale tuttavia possono coesistere nel quadro della sindrome dipolare.
L'iperattività ornatoria, comune a tutte le forme di decomalia, è accentuata in questi pazienti che nondimeno si distinguono nettamente dagli altri gruppi per la sporadicità degli espisodi di shopping creativo: il soggetto egocentrico trova maggior beneficio nel riciclo creativo dell'usato che nell'acquisto del nuovo.
Solitamente non vengono acquistate riviste creative ma il paziente contatta spesso le redazioni per proporre i suoi articoli.
Il malato non nega di avere un hobby ma preferisce chiamarlo arte.
• DECOMALIACI FANATICI
Sono i pazienti allo stadio terminale, nei quali la sintomatologia si accentua notevolmente e gli episodi acuti si susseguono e si sovrappongo l'uno all'altro divenendo indistinguibili.
Ogni tentativo di recupero appare senza esito: gli attacchi di shopping creativo divengono incontrollati e spesso costringono il soggetto all'attivazione di una carta di credito.
Vengono sottoscritti abbonamenti a più riviste, anche straniere, e il soggetto viene spesso sorpreso ad adescare i vicini di casa per parlare dei suoi hobbies.
Come si può intuire da questa sintetica esposizione il panorama sintomatologico è piuttosto complesso e a volte molto sfumato così da rendere difficile la diagnosi precoce della malattia.
E' consigliabile la stretta sorveglianza dei soggetti predisposti, quelli cioè con familiarità documentata, al fine d'individuare il primitivo manifestarsi dei sintomi...
E voi, come state? Siete sicuri di non appartenere ad uno dei cinque gruppi elencati sopra?! 0_0
© Rossana Radaelli-01.05.07
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