Se non vuoi essere tagliato fuori devi averne almeno uno o due...ma è meglio tre o quattro, se possibile, e in assortimento variabile.
Mostre mercato, nuovi prodotti, libri e riviste...non passa giorno senza che fiorisca una nuova iniziativa mirata a farci intraprendere o coltivare al meglio l'hobby più adatto alla nostra indole e...al nostro portafoglio!
Eh sì perchè questo crescente fervore per la creatività muove un bel giro di soldini...E tutti se ne vorrebbero intascare almeno una fetta!
Per associazione d'idee mi ritorna in mente un brano di Margareth Mitchell, residuato sentimentale dei miei trascorsi di adolescente romantica, dove parla dei carpetbaggers, avventurieri e mestatori provenienti dal nord America e piombati come avvoltoi sugli stati confederati usciti sconfitti dalla guerra di Secessione....li chiamavano così perché portavano tutti i loro averi in una carpetbag, la tipica sacca da viaggio ottocentesca di stoffa da tappeto.
Ma chi sono i novelli carpetbaggers?
Non sono i fabbricanti di prodotti per l'hobbistica perchè se è vero che vorrebbero farci credere che il loro barattolino o il loro strumentino sono gli unici a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e indispensabili è anche vero che si limitano a fare il loro lavoro, che è quello di vendere la merce.....(e direi che lo fanno bene, almeno a giudicare dal fatturato!). Sta a noi verificare se l'acquisto ci conviene oppure no...insomma nessuno ci obbliga a comperare una cosa che non ci serve!
Stesso discorso per i prodotti editoriali: nelle riviste il redattore, che si è documentato (o dovrebbe averlo fatto!) su una determinata tecnica, si limita a presentarci i lavori di qualcun altro e di solito ci offre più spunti che insegnamenti; nei libri l'autore, che ha fatto esperienza diretta (o dovrebbe averla fatta!) in una certa attività, ce ne fornisce le nozioni di base per permetterci d'affrontarla senza incorrere negli errori più comuni dei principianti...
Anche in questi casi però abbiamo modo di valutare a priori, sfogliando il libro o la rivista, se vale la pena d'investire i nostri soldi nell'acquisto.
I veri carpetbaggers sono altri, sono quelli che che, pur avendo cambiato il modo di presentarsi mantengono le stesse discutibili intenzioni: non arrivano con la borsa di pezza ma con una cassetta in plastica o in alluminio con tanti scomparti e, approfittando dell'altrui inesperienza, s'improvvisano maestri spacciando le loro modeste competenze per enciclopedico sapere.
Fatto tesoro del detto in una classe di asini il mulo è il re, sfoggiano la loro mediocre abilità abbagliando lo sprovveduto allievo che si convince di aver a che fare con un valente artigiano.
Diffidiamo allora dei cartelli che, sempre più numerosi, spuntano nelle vetrine di cartolerie, colorifici e mercerie; stiamo in guardia contro i banner che occhieggiano sui siti dei presunti esperti: corsi, corsi, corsi...tutti propongono corsi che dovrebbero metterci in grado d'imparare questa o quella tecnica.
Ma che garanzie ci offrono?
Come possiamo appurare che ci siano davvero utili e che c'insegnino qualcosa di più di quel che potremmo imparare da soli avendo abbastanza tempo a disposizione?
Come prima cosa chiediamo che ci vengano mostrati i lavori dell'eventuale docente -seppure al nostro occhio impreparato potrebbero sembrare comunque ben fatti!- poi informiamoci se è possibile vederlo all'opera in una dimostrazione; infine domandiamo che ci venga data la possibilità di seguire (e quindi di pagare!) una sola lezione prima di decidere se iscriverci all'intero corso.
E se ci rispondono picche? No problem, basta rivolgersi ad un altro negozio o visitare un altro sito: corsi, corsi, corsi...i corsi sono tanti e troveremo di sicuro quello che fa al caso nostro!
E suggeriamo al nostro mancato insegnante di frequentare a sua volta un bel corso di modestia! ;-)
© Rossana Radaelli-21.11.06
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