Ciò nonostante...o forse proprio per questo (si sa che basta imporre una regola ad un bambino per fargli venire la voglia d'infrangerla) il milanese l'ho imparato lo stesso, anche se lo uso raramente, e di solito solo quando qualche evento imprevisto mi fa perdere le staffe e mi vengono meno i freni inibitori impostimi dalla buona educazione...
Perchè, non sembra anche a voi, che imprecare in italiano sia meno efficace, dal punto di vista strettamente emotivo, che tirar fuori qualche bell'insulto in dialetto? :-)
Occorre ammettere però che non tutti i dialetti sono egualmente incisivi da questo punto di vista. Così, nonostante la mia scarsa predisposizione a tradurre i linguaggi altrui, mi è tuttavia ben chiaro il significato di una celebre battuta di Antonio De Curtis, in arte Totò, che si rivolgeva all'interlocutore di turno dicendogli Cca nisciuno è fesso!!
La versione in milanese potrebbe essere Chi sem minga bamba, ve! ma non mi suona altrettanto colorita, così che, ogniqualvolta mi sento presa in giro, è la battuta di Totò che mi si affaccia in primis alla mente (e con ciò faccio pure sfoggio del latino, tiè!)
Di pensare Cca nisciuno è fesso!! mi capita anche quando m'imbatto nei volantini pubblicitari di certi supermercati, dallo stile di marketing piuttosto aggressivo, che promettono articoli superscontati se non addirittura sottocosto: ma come può supporre, mi chiedo, l'ideatore della campagna promozionale, che l'utente medio sia così imbecille da bersi la balla che un'azienda concepita a scopo di lucro possa privilegiare il suo interesse a scapito del proprio?! 0_0
Eppure questo tipo di propaganda pare che funzioni: la stessa gomma per cancellare (stessa marca, stesso tipo, stesso formato) che durante tutto l'anno posso acquistare nella cartoleria sottocasa a 60 centesimi, l'ho vista in vendita all'Esselunga, nel periodo del back to school, in confezione da 4 pezzi al prezzo "sottocosto" di 2 Euro e 49 centesimi (se la matematica non è un'opinione sono oltre 62 centesimi al pezzo...e con l'obbligo di acquistarne 4 pezzi per volta!).
Lo stesso dicasi per i quaderni: 90 centesimi in cartoleria (stessa marca, stessa copertina, stessa grammatura, stessa rigatura) e 1 Euro e 19 centesimi "sottocosto" al supermercato....
Eppure, ci credereste?! Ho constatato con i miei occhi che la gente acquistava!
Magari persino convinta di fare un buon affare, e riempiva il carrello di quaderni come se non ci fosse più un domani per le cartiere italiane!
Ehi, dico, gente...sveglia! La grande distribuzione non è un ente benefico!
L'ultranovantenne Sig. Caprotti, il padre-padrone di Esselunga, deceduto proprio in questi giorni, invece di starsene in panciolle godendosi la (sicuramente milionaria) pensione, ha cercato fino all'ultimo compratori per la sua azienda perchè non la voleva lasciare ai figli, con i quali aveva litigato da tempo...
E allora, non vi viene da pensare che, se un individuo è così attaccato ai soldi da voler fregare persino i propri figli, tutto ha in mente fuorchè di far risparmiare voi, perfetti sconosciuti?!
Se mi dite che, pur consapevoli del prezzo bidone, decidete di acquistare i quaderni al supermercato invece che nella cartoleria sottocasa perchè è più comodo, perchè siete già lì per fare il resto della spesa, perchè il tempo è sempre poco e così soddisfate più esigenze in un colpo solo...beh, vi posso anche capire: non crediate che per me i minuti siano meno preziosi e non abbia la necessità di farmeli bastare...
Però non ditemi che lo fate perchè il prezzo è più conveniente, perchè si risparmia, perchè al supermercato si trovano gli articoli "sottocosto"...
Raccontatela a voi stessi questa fola, se vi fa stare meglio, ma non a me!
Non a me, che sono maggiorenne (da tempo!) e vaccinata e che ho scelto di non farmi più fregare!
© Rossana Radaelli-05.10.16
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