Ma tra tutte le incombenze casalinghe ce n'è una in particolare che trovo oltremodo stressante...no, non è lo stirare (per quanto insieme allo spolvero occupi una buona posizione nella mia lista nera) ma il dover provvedere all'approvigionamento della dispensa...in poche parole: odio dover fare la spesa!
Ricordo che quando ero bambina questa mansione era affidata alla nonna, che viveva con noi e si faceva carico delle questioni domestiche perchè i miei genitori lavoravano entrambi.
Se non era periodo di scuola, mi portava con sè per negozi: ortolano, lattaio, salumiere, prestinaio, droghiere, macellaio...si passava dall'uno all'altro quasi tutti i giorni, perchè le cibarie dovevano essere sempre fresche, si scambiava qualche parola con i bottegai e con le altre massaie che, a forza di vedersi quotidianamente, erano diventate conoscenti abituali, quasi amiche...
A volte per fare la spesa ci voleva tutta la mattina! Ma si tornava a casa con una sporta di provviste genuine e una scorta di chiacchiere e piccoli pettegolezzi da sciorinare a tavola quando la famiglia si riuniva per il desco e non si usava ancora demandare alla televisione il compito di riempire i silenzi....
Oggi invece fare la spesa è diventato, non credo solo per me, un tour de force, un po' perchè chi può più permettersi di dedicare all'incombenza un'intera mattina?! Ma anche perchè i negozietti sotto casa sono spariti tutti, annientati dalla spietata concorrenza della grande distribuzione, favorita dalle leggi ad hoc di politicanti più dediti alla cura dei propri interessi che di quelli dell'elettorato.
E così siamo costretti a procacciarci i mezzi di sostentamento all'interno di supermercati sempre più dispersivi, spingendo con una mano carrelli sempre più spaziosi e tenendo in equilibrio sull'altra il cellulare con la lista della spesa da spuntare, dove i prodotti sono messi in ordine d'apparizione nelle corsie...Una lista che diventa quasi inutile quando, in occasione delle "offerte", ci spostano la roba e non la troviamo più dov'era prima...
Pare che questa sia una precisa strategia di mercato con lo scopo d'indurre il consumatore a comperare di più, mettendogli sotto il naso articoli di cui non ha assolutamente bisogno ad un prezzo apparentemente allettante...
Beh, furbacchioni del marketing, sappiate che con me non funziona: non ho abbastanza tempo per attardarmi ad esaminare le vostre offerte e se avete cambiato posto ad un prodotto che ho in lista, non ho tempo di mettermi a cercarlo e lo lascio perdere...così alla fine compro di meno e non di più...tiè!
Ma è una vittoria di Pirro, una soddisfazione di breve durata: mangiare bisogna mangiare, e il prodotto a cui ho rinunciato oggi resta in lista per la prossima puntata e quella che ci rimette sono solo io, perchè mi tocca pensare alternative al menù già programmato e la prossima settimana avrò più roba da portare....
Se però con i supermercati è battaglia persa, mi prendo la rivincita con i centri commerciali: detesto fare acquisti in quegli spazi estremamente dispersivi, eccessivamente confusionari, patologicamente snervanti...e quindi li evito come la peste!
Sì lo so, non siamo in molti a pensarla così, perlomeno a giudicare dalla frequenza con cui se ne inaugurano di nuovi, sempre più mega, ogni volta pubblicizzati come il più grande centro commerciale di...e segue il nome di una regione, di una nazione o addirittura di un continente.
Qualche mese fa, con un certo ritardo sulla tabella di marcia a causa dell'Expo che, con la sua fame di parcheggi, aveva fermato l'edificazione in buona parte delle aree libere intorno a Milano, è stato inaugurato il più grande centro commerciale d'Europa (così dicono) con centinaia di negozi, decine di locali di ristoro, un centro diagnostico, un polo sportivo, diverse aree gioco...e chi più ne ha più ne metta!
Il sabato successivo all'inaugurazione (avvenuta in settimana, causando il blocco del traffico pendolare per qualche ora!) la coda di auto per l'ingresso ai parcheggi era lunga oltre 10 km. e si è reso necessario chiudere il vicino svincolo autostradale, deviando il passaggio dei veicoli oltre la zona interessata, per permettere la ripresa della viabilità....
Allucinante!
I giornali hanno in seguito riportato immagini di cordoni umani, in fila persino per accedere a questo o quel negozio...sembravano fotografie di un formicaio dove si fosse riusciti a transennare il passaggio delle formiche!
Ma chi ve lo fa fare, gente?!
Scommetto che qualcuno di voi è pure tornato a casa con le vesciche ai piedi per la forzata postura, lividi sulla pancia o sulla schiena (a seconda che lo spinta-dipendente vi si trovasse davanti o dietro nella fila) e magari quell'oggetto che desideravate tanto, quell'accessorio per il quale avreste dato...avete dato due preziosissime ore del vostro tempo, ve l'ha soffiato sotto il naso, proprio l'ultimo pezzo, l'immancabile furbo che non rispetta le precedenze e si è accaparrato l'attenzione della commessa prima di voi!
E allora posso darvi un consiglio?
Seguite il mio esempio e mi ringrazierete (Rossana santa subito!): ogni volta che ho voglia di fare acquisti, mi metto comoda, mi verso un drink, apro un sacchetto di patatine e accendo il computer: su Internet ci sono centinaia...migliaia...decine di migliaia di negozi, molti più di quelli disponibili in qualsiasi centro commerciale, tutti a portata di clic, aperti 24 ore al giorno, dove poter scegliere con calma e comodità tutto ciò che si desidera...
Io ci ho guadagnato in salute...e sì, forse anche in peso, per via di alcool e patatine...ma tanto quel chiletto in più lo brucerò sicuramente nella prossima spossante occasione in cui andrò fare la spesa! ;-)
© Rossana Radaelli-23.06.16 - Fonte immagini: Google
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