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Il pacchetto rivelatore

I decomaliaci, ormai è noto, sono ammalati cronici, si aggirano fra noi, apparentemente indistinguibili dalla popolazione comune sino a che non sopravviene un qualche evento che provoca la crisi acuta e rende manifesta la sintomatologia. Esaminiamo oggi il caso di Stefania, tipico esempio di decomaliaca allo stadio iniziale, cercando di cogliere i sintomi ancora sfumati della malattia e di suggerire possibili soluzioni per evitare d'incorrere nei fattori scatenanti dell'attacco conclamato.

A tutti è sicuramente capitato di fare dei regali e di avere la necessità d'impacchettarli ed è naturale per tutti desiderare che il proprio regalo faccia bella figura e venga apprezzato anche per come si presenta ma...date un'occhiata al confezionamento realizzato da Stefania:




E' un eclatante esempio di iperattività ornatoria. Eppure Stefania è a prima vista una donna come tante, che conduce una vita normale e che, benchè ammetta di avere degli hobbies, li imputa a semplici espressioni d'innata creatività....Attenta Stefania, non sottovalutare i sintomi premonitori!
Nel tuo comportamento sono già individuabili tipiche manifestazioni del soggetto decomaliaco, ovvero:
- Impacchettare i regali con la carta, mentre è notorio che le persone normali optano per buste e shoppers, più pratici e veloci da usare.
- Adoperare carta da pacco (!!!) invece che carta da regalo, a causa dell'impellente bisogno di riciclo creativo.
- Conservare gli avanzi di carta per farne decorazioni (gli individui sani li buttano i ritagli di carta!)
- Frequentare negozi tutto-a-novantanove-centesimi (chiaro tentativo di minimizzare le pulsioni di shopping creativo).

Per fortuna Stefania è ancora negli stadi iniziali della malattia, tant'è vero che è consapevole di avere dei problemi e ci commuove con la sua disperata richiesta di conferma: - é una malattia grave?-

Cosa possiamo consigliare a Stefania?
Purtroppo dalla sindrome decomaliaca, come da tutte le patologie croniche, non si può guarire, tuttavia è possibile tenere sotto controllo gli episodi acuti con adeguate norme igienico-comportamentali, quali ad esempio:
- Tenersi alla larga da negozi di cianfrusaglie, brico center, cartolerie e colorifici oppure, e solo in casi di estrema necessità, farsi accompagnare da un familiare impaziente (l'ideale è il marito o il compagno, o, per le singles, il proprio commercialista). In tal modo si possono ridimensionare le pulsioni di shopping creativo.
- Acquistare il regalo solo in negozi dove è previsto anche il confezionamento del pacchetto e, una volta a casa, rinchiuderlo in un luogo appartato sino al momento della consegna al destinatario.
- Evitare di conservare ritagli di carta, avanzi di stoffa, cartellini dei vestiti, bottoni e assolutamente mai cedere alla tentazione di tenerli divisi per colore e per forma!
- Vincere il riserbo e chiedere aiuto alle persone care affinchè scoraggino con critiche distruttive ed eventualmente insulti le proprie crisi ornatorie (contrariamente a ciò che fanno le sciagurate amiche di Stefania!).

Insomma è pur vero che la sindrome decomaliaca è una malattia incurabile, ma con i dovuti riguardi anche il soggetto decomaliaco può condurre una vita quasi normale!

E per concludere la notizia ufficiosa dei risultati di una recente indagine eseguita da alcuni autorevoli studiosi che, se dovesse essere confermata, potrebbe riaccendere la speranza negli animi di tanti soggetti decomaliaci: pare che si abbia avuto un miglioramento della sintomatologia a seguito della frequentazione di forum dedicati ad auto e motori...non vi è ancora nulla di certo ma perchè non provare?!

© Rossana Radaelli-09.02.11

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