Ma perchè sia diventato il patrono degli innamorati (cristiani e non) e perchè proprio il giorno che gli fecero la festa sia celebrato dalle coppie di tutto il mondo, rimane un mistero per molti.
Gli investigatori dei romanzi polizieschi c'insegnano che, per risalire ai moventi di un crimine (in questo caso la globalizzazione consumistica di un sentimento), occorre scavare nel passato della vittima...proviamoci, allora, e vediamo cosa ne salterà fuori!
Era a quel tempo imperatore dei romani un certo Claudio, militare e guerrafondaio (il bello della politica è che, indipendentemente dall'epoca, sai sempre cosa aspettarti!). Egli, avendo da governare un territotio tanto vasto, sentiva la necessità di un esercito attrezzato e motivato.
Purtroppo per lui i suoi soldati non erano soltanto "macchine da guerra" ma esseri umani e, come tali, soggetti a tante delle debolezze proprie del genere umano, non ultima la nostalgia di casa e della loro famiglia...
Quale fu la pensata di Claudio per risolvere il problema dello scarso rendimento dei suoi uomini?
Se fosse stato più lungimirante, avrebbe provveduto a rendere più confortevole il loro ritiro, come fanno oggi i bravi trainers ma -ahimè!- era solo un rozzo militare, abituato ai rimedi drastici.
Le famiglie erano un problema? Bastava eliminare le famiglie, semplice, no?!....
Ed emanò una legge che impediva ai soldati di sposarsi: niente mogli e, di conseguenza, niente figli da lasciare in patria, così che chi partiva verso la guerra non avrebbe avuto più rimpianti ma solo voglia di combattere...
E' a questo punto che entrò in gioco il nostro Valentino, fervente promoter dell'allora "rivoluzionaria" chiesa cristiana: in barba alle disposizioni dell'imperatore, egli continuò, imperterrito e in gran segreto, a celebrare matrimoni e non è da escludersi che molte conversioni di giovani coppie si dovettero proprio alla nacessità di coronare i sogno della loro unione!
Valentino pagò con la vita la sua sfrontatezza ma si conquistò l'aureola e...un posto nel cuore dell'umanità.
A voler fare i pignoli e a rischio di rovinare il phatos di una così romantica storia, occorre però sottolineare che già in epoca pagana, presso i romani, esisteva una festività, quella dei Lupercalia, celebrata a metà febbraio, durante la quale avveniva uno strano rito: i partecipanti venivano divisi in due gruppi, gli uomini da una parte, le donne dall'altra, e, per estrazione a sorte, ogni membro appartenente al primo gruppo veniva abbinato ad un membro dell'altro gruppo.
Le coppie così formatesi restavano "in carica" per un anno, sino al successivo Lupercalia, quando si riformavano i due gruppi e si ricominciava da capo...
Probabilmente, se questa usanza si fosse conservata sino ai giorni nostri, avrebbe vanificato le parcelle di tanti illustri divorzisti! :-)
Purtroppo però...(ops, il purtroppo mi è scappato!) la storia ci dice che le cose andarono diversamente: l'affermarsi del Cristianesimo ebbe effetti deleteri su buona parte delle celebrazioni pagane, tanto più avversate quanto più lontane dall'ascetica spiritualità che la nuova fede imponeva.....poteva sopravvivere, in un clima del genere, una carnale celebrazione della fertilità?! Naturalmente no e anche i Lupercalia furono messi al bando dalla chiesa cattolica....
Tuttavia, come dice il provervio, gabbata la festa se ne fa un'altra e i cocci sono suoi...più o meno. :-)
E così avvenne anche in questo caso: i cocci della passata celebrazione pagana furono recuperati, epurandoli delle parti non gradite al nuovo ideale religioso, il preticello martire fu eletto santo protettore e le coppie ripresero a combinarsi per semplice casualità.
Unica ma significativa differenza: il sodalizio non aveva scadenza annuale bensì durata variabile e non cessava automaticamente -e gratuitamente!- nel corso della festa...
Però era nata la tradizione di San Valentino!
© Rossana Radaelli-13.02.07