Malasanità o malcostume sanitario? - Punto 6: La notte porta consiglio

Di solito le persone come me, tranquille, posate e razionali, hanno grandi doti organizzative, sono apprezzate in ambito familiare e professionale perchè sono in grado di fare programmi dettagliati, prevedere eventuali intoppi e proporne rimedi ponderati e finiscono col diventare
il punto di riferimento di parenti, amici e colleghi ai quali pianificano la vita in modo ottimale.
Agli occhi dei più appaiono come individui forti, incrollabili e determinati perchè la consapevolezza di aver elaborato e soppesato ogni decisione li mette al riparo da ripensamenti: non si pentono mai delle loro scelte perchè sono la logica conseguenza di un ragionamento inoppugnabile.

Queste persone hanno però una piccola ma significativa lacuna: non sono capaci d'improvvisare, di decidere rapidamente il da farsi, i loro meccanismi mentali hanno bisogno di tempo per elaborare il progetto e, se posti di fronte alla necessità di risolvere velocemente una situazione, si trovano in angosciosa difficoltà e optano quasi sempre per la soluzione meno appropriata.
Naturalmente quasi sempre si accorgono di aver sbagliato e, ripensandoci, quasi sempre trovano almeno una dozzina di possibili soluzioni al problema, tutte più adeguate di quella dettata dalla fretta...ma tant'è, ormai la cosa è fatta!

Così passo il resto della domenica a soppesare le alternative, facendo finta con mia figlia e con il resto della famiglia che il problema ormai è risolto, incapace di pensare ad altro senza tuttavia essere in grado di concretizzare una migliore soluzione.

Per fortuna la giornata finisce e, una volta a letto, nel silenzio e nel buio, ho modo di concentrarmi con calma sulla faccenda e finalmente un'ideuzza mi viene...

© Rossana Radaelli-19.07.08