Shopping creativo

La mitica Barbie, maestra dello shoppingQuando si parte all'arembaggio di un'attività artistica lo si fa spesso spinti dall'impulso del momento, magari perchè si sono visti i materiali necessari esposti nella vetrina di un negozio e si è avvertita la voglia di provare.....quante volte mi è capitato di comperare dei gingilli strani, senza avere la più pallida idea della loro funzione, in uno di quei supermercati del fai-da-te, gli unici posti dove si può guardare e toccare tutto senza essere assillati da un commesso zelante -e inopportuno!- che ti chiede se può aiutarti.....

Se il ragazzo è carino ti verrebbe voglia di essere sfacciata e spiegargli in "cosa" può aiutarti e tralasci di farlo solo per non abbassarti ad usare gli stessi metodi che secoli di battage maschilista ti hanno abituato a detestare; se non lo è (carino o ragazzo) lo lasci perdere e ti cerchi un altro negozio dove siano meno assillanti e ti permettano di sbagliare le tue scelte in santa pace.

E a chi mi obbietta che acquistare qualcosa che non si sa bene a cosa serva è un atteggiamento poco giudizioso, rispondo: e chi l'ha detto che per dedicarsi ad un nuovo hobby occorra essere giudiziosi?
Se così fosse gli hobbisti sarebbero un gruppetto molto ristretto di persone!

E poi dove lo mettiamo il gusto della scoperta, del cercare di capire da soli l'utilizzo di un determinato aggeggino, del riuscire a farlo funzionare ed essere utile ai nostri bisogni...per poi scoprire che magari l'avevano inventato per tutt'altro scopo?!

Lo shopping creativo è l'apoteosi dell'ingegnosità personale...lasciamo alla povera Barbie, schiava delle convenzioni e della sua immagine di perfect-girl, lo shopping ponderato, mirato all'abbinamento rigoroso di scarpine-alla-moda-abitino-alla-moda-giubbettino-alla-moda-borsettina-alla-moda...

Noi siamo creativi, che diamine!

© Rossana Radaelli-15.09.06