La casalinga impenitente

Dopo la pubblicazione dell'ultimo -solo in ordine di tempo!- articolo di questa guida, una brava persona, che non ha colto l'essenza dello stesso (forse sono io che non mi so spiegare?!) mossa a pietà dalla mia confessata relazione di odio-a..ncora odio con le pulizie di casa, ha pensato bene d'inviarmi i links ad alcuni siti che trattano dell'organizzazione domestica, come una sottocategoria del più vasto contesto della vita casalinga.

Non starò a riportarvi gli indirizzi Web (anche una pellaccia mio paro teme le rappresaglie!) ma non faticherete, se l'argomento v'interessa (?!!!) a ritrovarne le tracce: basterà che usiate come chiave di ricerca la parola casalinga, accompagnandola di volta in volta ad un aggettivo appropriato...Qualche suggerimento:
La casalinga ordinata
La perfetta casalinga
La casalinga organizzata
La stupenda casalinga
La casalinga ideale
La casalinga soddisfatta
L'eccellente casalinga
La casalinga fantastica
La migliore casalinga
La casalinga straordinaria
La casalinga sopraffina
La splendida casalinga
La favolosa casalinga
La casalinga............

Ci sono buone probabilità di trovare un sito Internet per ognuna di queste denominazioni!

E devo dire che non me l'aspettavo: io che mi limito a stilare la lista della spesa settimanalmente o, in via eccezionale e solo se è la stagione giusta, la lista degli accessori creativi da portare in vacanza non mi aspettavo che qualcuno potesse prendersi la briga di stilare quotidianamente la lista delle pulizie domestiche in ordine d'importanza e/o di orario e addirittura programmate stanza per stanza...

Che poi, lo ammetto, la mia lista della spesa in fondo prende forma da sola perchè, man mano che di un prodotto/alimento apro l'ultima confezione, me lo segno in lista...
E pensavo pure di essere organizzata e previdente!
Il massimo dello sforzo lo esercito poco prima di praticare l'approvvigionamento, quando cerco di riordinare la lista in funzione delle corsie del supermercato abituale (per quel che può valere, visto che i supermercati spesso cambiano di posto alla merce!)

Invece ci sono persone (ci devono essere, altrimenti non si spiegherebbe l'esistenza di tutti quei siti!) alle quali la mia lista della spesa probabilmente appare come apparirebbe al Caravaggio una pittura rupestre: rozza, primitiva, inadeguata.

Sono persone che da questi siti Web si fanno il download di tabelle di pianificazione, grafici di andamento e maschere di calcolo con la stessa facilità -presumo- e la stessa frequenza con cui io mi scarico le gif animate dei gatti.
E non si limitano a salvarle sul computer: dopo averle stampate in formato A4, le rilegano in quadernoni ad anelli, pronti per essere sfogliati, consultati, spuntati, maneggiati...coccolati (cosa che in effetti con le gif miciose non si può fare).

Però mi sorge spontanea la domanda: è nato prima l'uovo o la gallina? E' l'effetto benefico della riorganizzazione che permette di dedicarsi con maggior serenità ad uno sgradito compito, o è una sorta di feticismo della pianificazione che rende ben accetto qualsivoglia impegno, facendo passare in non cale la sua reale natura?

Personalmente opto per la seconda possibilità...

Quindi, cara utente che mi hai segnalato questi siti, ti ringrazio per aver pensato di potermi aiutare, il problema è che potrei organizzare nei minimi dettagli le faccende di casa, prevedere il giorno e l'ora per fare questo o quello ma ciò non m'impedirebbe di odiare comunque la mansione in sè, tutt'altro, la troverei doppiamente indigesta: una volta al momento di programmmarla e una volta al momento di svolgerla...anzi, mi correggo: triplamente indigesta...per il fatto di aver perso del tempo in più per fare il programma!

Insomma, amica mia, ti devi rassegnare: a certe idiosincrasie non v'è rimedio, inutile provarci, sarebbe come illudersi che grazie ad una meticolosa pianificazione della contabilità domestica, uno shopaholic potrebbe rinunciare alle sue pazze spese!
Infatti, benchè esistano agende per la casa e persino software per la registrazione del bilancio famigliare, nessuno si azzarderebbe a ipotizzare che servano per imparare a risparmiare....o no?!


© Rossana Radaelli-07.07.16