Bambini e formaggini

DecoupageIl mio primo approcio al decoupage risale a molti anni fa: avevo 7 anni e facevo la seconda elementare...
A quei tempi, prima che il pittorico o il materico offrissero nuove ragioni di vita a frotte di signore intraprendenti, carta forbici e colla erano considerati "roba da bambini", così la maestra ci faceva utilizzare spesso questi materiali per preparare i lavoretti per le tradizionali feste che si avvicendavano durante l'anno scolastico: c'era il lavoretto per Natale, il lavoretto per la Pasqua, il lavoretto per la festa della mamma e quello per la festa del papà...si chiamavano tutti "lavoretti" indipendentemente dall'idea di partenza o dal risultato finale!

Ho ben presente dal primo all'ultimo ciascuno di quei famigerati lavoretti....oh no, non certo perchè io sia dotata di una memoria eccezionale, ma solo perchè la mamma -come sanno essere implacabili, nel loro affetto, queste soavi figure femminine!- li ha conservati tutti, a perenne memento della mia imbranataggine infantile!

Fatto sta che uno dei lavoretti portati a termine in seconda elementare fu appunto una scatola di formaggini (di quelle rotonde, dei formaggini a spicchi) che ci fecero dapprima dipingere con la tempera blu e poi decorare con figure ritagliate dai giornalini.

A onor del vero bisogna dire che a noi pargoli ignoranti fu negata la consapevolezza di precorrere i tempi e le mode: ci dissero che si chiamava collage (pronunciato collagge, con 2 g e la e finale -sob!-) e tanto dovette bastarci.

Comunque fu una faccenda molto istruttiva, dalla quale trassi due insegnamenti fondamentali:
1) i formaggini sono buoni (bisognava pure vuotare la scatola, no?!)
2) quando si passa la colla liquida sulla tempera blu asciutta, la colla si colora di azzurro (così come le dita, il banco, il grembiulino.....ma questa è un'altra storia)
Di entrambe le cose feci tesoro per il mio futuro.

© Rossana Radaelli-19.07.06