Controcorrente...

Feste, feste, feste...è questo il periodo dell'anno in cui sono concentrate in poco più di una settimana il maggior numero di ricorrenze! E siamo costretti, spesso nostro malgrado, a correre a destra e a manca per riuscire ad accontentare tutti: chi ci vorrebbe da sè per il pranzo di Natale e chi vorrebbe invece venire da noi il Primo dell'anno, per condividere le lenticchie portafortuna...

E poi, via, è proprio necessario fingere di essere all'improvviso diventati tutti buoni e di volersi un gran bene, scambiandosi gli auguri anche con il vicino di casa che durante il resto dell'anno è stato il bersaglio dei nostri più sentiti improperi per il disturbo causatoci dai suoi chiassosi e maleducati pargoli?!

Va bene il Natale, che è la festa di famiglia per eccellenza e in quanto tale sacra ed intoccabile (non per niente si parla di Sacra Famiglia!) ma le altre?
Rischiamo davvero l'overdose di festeggiamenti se non ci diamo un taglio!

Incominciamo ad esempio con l'eliminare la più insensata ed inutile di tutte le feste: la veglia di Capodanno!
Dite, vi pare bello festeggiare la morte di qualcuno, sia pure di un'entità astratta come l'anno vecchio?!
E se invece è l'anno nuovo che si vuole celebrare, beh, non si può aspettare che faccia giorno invece di perdere una nottata di sonno nell'attesa?
Una gelida notte d'inverno che sarebbe meglio trascorrere nel tepore del proprio letto, magari leggendo un libro...

Un libro scelto a caso...

Emma di Jane Austen:

Un uomo deve avere un'ottima opinione di se stesso per invitare delle persone a lasciare il loro focolare, e affrontare una giornata come questa, allo scopo di andare a trovarlo. Deve ritenersi un tipo davvero molto gradevole; io non farei mai una cosa simile.
È un'assurdità bella e buona.
Adesso sta davvero nevicando!
La follia di non permettere alla gente di starsene comodamente a casa, e la follia della gente che non se ne sta comodamente a casa quando potrebbe!
Se fossimo costretti a uscire in una giornata come questa, per dovere o per affari, che sofferenza ci sembrerebbe; ed eccoci qui, con vestiti molto più leggeri del solito, metterci in marcia volontariamente, senza giustificazioni, a dispetto della voce della natura, che dice agli uomini, in tutto ciò che vedono e che percepiscono, di starsene a casa e di tenersi al riparo più che si può, eccoci qui, avviati a trascorrere cinque ore noiose in casa di un altro, con nulla da dire o da sentire che non sia stato detto o sentito il giorno precedente, e che non possa essere detto o sentito il giorno successivo.
Partire con un tempo orribile, tornare probabilmente con un tempo peggiore; quattro cavalli e quattro domestici fatti uscire per portare cinque creature oziose e piene di brividi in stanze più fredde e in una compagnia peggiore di quella che avrebbero potuto avere in casa loro.

Più chiaro di così non avrei potuto esprimerlo nemmeno io il mio pensiero...Grazie all'illustre penna di Jane Austen!
E naturalmente buon anno a voi! ;-)


© Rossana Radaelli-31.12.14